Interventi finanziari su enti locali
Pregio rappresentarVi, secondo quanto previsto dall’Accordo di Partenariato per il Programma Fondi Strutturali UE 2014-2020, come da Regolamento UE n°1303/2013 approvato dal CIPE 18/4/2014;
- nella predisposizione, in corso avanzato, dei POR Regionali che disporranno sulle Risorse del FESR (Dipartimento alla Programmazione), del FEASR (Ass.to Agricoltura) e del FSE;
- saranno interlocutori privilegiati i Sindaci dei Comuni, individuati come città medie e poli urbani regionali di aree territoriali , tale che deriveranno quali “Uffici responsabili del ruolo di Autorità Urbana quindi titolari di Progetti” , per lo sviluppo della cosiddetta “Agenda Urbana all’interno dei Programmi Operativi Regionali”; dette AU (Autorità Urbane) selezioneranno operazioni, faranno co-progettazione, unitamente ai Dipartimenti Regionali (Autorità di gestione);
- i Comuni in forma di aggregazione (di Comuni contigui) saranno i partner privilegiati per la definizione della strategia di sviluppo dell’area e per la realizzazione dei progetti;
- l’UE , ha previsto quali strumenti soggettivi di sviluppo locale i Comuni, i quali dovrebbero adoperarsi alla Costituzione, dei CLLD (verranno riversate risorse con strumenti plurifondo) e gli ITI (Investimenti territoriali Integrati) in misura consistente in termini di Fondi possibili da assegnarei, oltre ai Gal (Gruppo azione locale) ed I Gac (Gruppo azione Costiera);
- E’ stato pianificato il cosiddetto programma del “Patto dei Sindaci” riguardo le azioni di investimento nelle Energie Rinnovabili nell’edilizia pubblica, e la previsione delle società cosiddette ESCO per la costituzione di un sistema per la gestione efficiente degli Impianti di illuminazione Pubblica;
- Interventi mirati alla salvaguardia dei SITI NATURA 2000 (Comuni individuati);
- è stato delineato un programma nazionale collegato ai fondi UE 2014-2020 diretto alle Aree Urbane, da parte della Direzione Generale per le Politiche dell’Edilizia Abitativa del Dipartimento del Ministero delle Infrastrutture, per la riqualificazione e per l’edilizia abitativa residenziale con attenzione all’edilizia sociale;
- con la decadenza delle Provincie, dovranno esser i Comuni (almeno si presuppone e va a loro beneficio di azione) promotori di iniziative in ordine all’Edilizia Scolastica (riqualificazione, messa in sicurezza, efficientamento energetico, adeguamento antisismico, nonché costruzione di nuove scuole) cui il governo ha delineato un Piano specifico;
- inoltre ai Comuni, spetterà l’iniziativa programmatica sul Risanamento dei Dissesti Idrogeologici urbani e dell’Erosione delle Coste.
- l’Assessorato Regionale Agricoltura (autorità di gestione del FEASR) disporrà di risorse da impiegare sui Dissesti ed erosioni in ambienti rurali, sugli interventi a tutela delle risorse idriche ed erosioni falde idriche, sulla viabilità rurale, attenzione consistente è rivolta sugli Impianti da Biomasse e piattaforme di raccolta di residui agro-forestali, ed altro di rilievo.
Ad un primo approccio di colloqui mi dà l’impressione, che di quanto detto sopra, scorra scarsa informativa, e tanto meno Programmazione, proprio in questo istante che rappresenta il momento giusto per fecondare soggetti istituzionali, progetti, programmi, relazioni fra e con Enti ed Imprese per presagire ed articolare un quadro di iniziative e confronti.
Iniziativa propositiva ha avviato, l’ANCI Regionale, che dovrebbe essere, ritengo, l’Organo fautore, propugnatore e convergente delle politiche per l’organizzazione del sistema Comuni.
Da quanto su espresso si evince che ampia parte nella pianificazione, programmazione d’interventi ed esecuzione è assegnata ai Comuni, i quali ritengo in prossimità dell’apertura dei Bandi e Programmi dovrebbero avviare un’azione mirata all’analisi allo studio e della previsione degli Interventi per lo “Sviluppo Urbano Sostenibile” .
Gli Enti locali, I Comuni, ritengo debbano gradualmente adeguarsi assimilando il Programma Finanziario imminente, per essere tempestivi nell’uso delle risorse comunitarie Europee, bisogna evitare ritardi che possano rendere vano l’effetto della promittente Spesa Pubblica dell’Unione Europea. Non vi saranno scusanti, né addebiti da elevare all’Europa od al Governo Nazionale, se dal basso locale o Distretti interprovinciali, parti della Classe dirigente, non si attivino a delineare Proposte e Programmi concreti per il Bene di Tutti.
Il Programma complesivo è stato ampiamente previsto Normativamente, dalla Commissione Europea con i Regolamenti Comunitari emanati a Dicembre 2013, dall’Accordo di Partenariato avanzato dal Governo Italiano, dai Dipartimenti della Regione Siciliana che in questi mesi hanno lavorato alacremente nell’interesse delle comunità siciliane, svolgendo un’azione di dialogo e discussione da cosi detto Partenariato comunicativo con Enti e Istituzioni condividendo gli indirizzi di Spesa.
Sappiamo quanto questa nostra Arida Economia Siciliana ha bisogno dell’Intervento ai fini Sociali Economici e Produttivi e che ciò sia Tempestivo.
E’ necessario coartare nei Territori un Sistema Attivo Responsabile Socialmente per lo sviluppo equo, civile e legale.
Licari Salvatore