Rigenerazione urbana: Basilicata e ANCI stringono un patto virtuoso
Assume operatività da oggi il Protocollo d’Intesa firmato da Anci e Regione Basilicata che si pone come obiettivo l’individuazione del patrimonio pubblico immobiliare inutilizzato o poco utilizzato e la sua valorizzazione mediante una complessiva opera di rigenerazione urbana.
La strategia operativa
Si tratta, come è intuibile, di una operazione che punta ad una effettiva e concreta messa in sicurezza degli edifici e ad un loro miglior sfruttamento dal punto di vista economico, ma anche sociale. L’effettività reale del Protocollo sul campo sarà innescata da una serie di intese operative che coinvolgeranno Ifel, la Fondazione Patrimonio Comune dell’Anci, la quale cercherà di individuare e valutare il patrimonio pubblico della regione e dei Comuni della Basilicata, attraverso una attività di attenta ricognizione sul territorio.
Efficienza energetica ed adeguamento sismico
Gli interventi in questione innesteranno il loro centro di gravità sull’efficienza energetica e l’adeguamento sismico, per poi essere inseriti all’interno di programmi di valorizzazione e rigenerazione urbana, utilizzando eventuali proventi per fini di pubblica utilità.
Le parole di Fassino dell’ANCI
“L’Anci è impegnata ormai da anni sul fronte della valorizzazione del patrimonio pubblico – spiega Piero Fassino, presidente dell’Associazione dei Comuni italiani – all’interno del quale i Comuni sono in prima fila, sia come principali proprietari di questo patrimonio, sia in quanto depositari della leva urbanistica nei territori”.
“Con il Protocollo – conclude Fassino – non solo per la prima volta viene sancito un accordo a livello regionale, ma si stabilisce la possibilità di essere operativi già da oggi, in un’azione coordinata tra tutti i soggetti coinvolti, e finalizzata al recupero e alla rigenerazione di intere aree urbane”.
Un fondamentale punto di partenza
Un raggiungimento che si trasforma in importante punto di partenza per implementare una vera strategia di rigenerazione urbana in un territorio, quello lucano, che necessita senza dubbio di uno sviluppo nella direzione dell’ammodernamento degli edifici, con particolare attenzione ai temi fondamentali di efficienza energetica e tutela antisismica.